Natura nei Parchi

RISERVA NATURALE LE CESINE

La Riserva Naturale e Oasi WWF de Le Cesine, si estende per 348 ettari e rappresenta l’ultimo tratto di paludi costiere che un tempo caratterizzavano la costa salentina. L’area si compone di diversi habitat che la rendono un notevole scrigno di biodiversità: stagni temporanei, boschi a pino d’Aleppo, boschi di leccio, gariga e paludi costiere. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Vernole (LE) ed è anche una Zona di Protezione Speciale.
L’Oasi, di circa 350 ettari, è un ambiente umido tra i più conservati e importanti dell’Italia meridionale, ultimo superstite della vasta zona paludosa e boscosa che si estendeva da Brindisi ad Otranto. L’Oasi WWF Le Cesine si trova lungo una delle principali rotte migratorie e ospita numerosissimi uccelli acquatici. Centottanta specie di uccelli popolano i diversi habitat dell’area nel corso delle stagioni. Sono state censite ben 32 Specie di orchidee spontanee alcune delle quali nella Lista Rossa.

PARCO NATURALE REGIONALE COSTA OTRANTO-LEUCA E BOSCO DI TRICASE

Il Parco Naturale Regionale “Costa Otranto- Leuca e bosco di Tricase”, con oltre 50 chilometri di costa e 3.200 ettari di territorio, è il più grande parco regionale della provincia di Lecce.
Una strada con una miriade di curve e tornanti è la spina dorsale storica di un paesaggio mozzafiato. Dagli ulivi terrazzati alle pareti a strapiombo sul mare, anche i suoi angoli più segreti sono luoghi da non perdere. Sulla costa orientale del Salento, il lungo litorale roccioso che si estende da Otranto a Santa Maria di Leuca offre ai visitatori l’impressione di un’entità distinta dal punto di vista paesaggistico, a tratti selvaggio e aspro, spesso frammentato e sconnesso, ma certamente uno dei più belli e interessanti della Puglia.
Un lungo lembo di terra racchiuso tra due storici baluardi costieri: la Torre del Serpe, antico faro romano teatro delle leggendarie vicende, segna l’ingresso al Parco, nel punto più orientale d’Italia, il faro della Palascìa, e ci accompagna in un emozionante percorso tra calette mozzafiato, prati, pinete, uliveti, boschetti e profondi burroni fino al possente faro di Leuca, per finire in quel Finibus terrae dove anche l’Italia finisce e guarda lontano verso un altro continente.

PARCO NATURALE REGIONALE LITORALE DI UGENTO

Dall’altro lato della penisola il Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” un territorio che si estende per 1.600 ettari delimitato dalle cittadine di Torre San Giovanni e Lido Marini e caratterizzato da una elevata varietà di ambienti naturali. Tutela, per una profondità dalla costa di circa tre chilometri e per una lunghezza di otto, una sequenza costiera pregevolissima, costituita da un sistema dunale e retrodunale, da una serie di bacini a marea e canali di collegamento, da una scogliera fossile con gravine e da un’ampia area di macchia mediterranea. Procedendo dal mare verso l’interno, si incontrano dapprima la fascia dei litorali sabbiosi con dune alte anche alcuni metri, gli ambienti retrodunali, quelli palustri e alluvionali; seguono poi i depositi marini terrazzati e le “Serre di Ugento”, formazioni collinari di roccia calcarea, incise di tanto in tanto dalle “gravinelle”, canaloni carsici tra loro paralleli e perpendicolari alla linea di costa.

PARCO NATURALE REGIONALE ISOLA DI SANT’ANDREA E LITORALE DI PUNTA PIZZO

Il Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo è un’area naturale protetta del litorale ionico salentino sita nel comune di Gallipoli (Lecce). Il parco è stato istituito con la legge nel 2006 e comprende l’Isola di Sant’Andrea e il tratto di litoranea sud di Gallipoli fra le località “Li Foggi”, “Punta della Suina” e “Torre del Pizzo”.
Il tratto costiero di “Punta della Suina”, immerso in un mare cristallino e in una vasta pineta, è uno dei principali polmoni verdi del Salento. Punta della Suina è una esclusiva località turistica sul mare del golfo di Gallipoli posto su un lieve promontorio roccioso che degrada verso il mare.
Particolarmente varia la flora e la fauna del luogo. Si segnalano tra gli arbusti di macchia mediterranea il mirto, l’alaterno, la fillirea, la ginestra spinosa, il lentisco, mentre tra la vegetazione erbacea ricca è la presenza delle orchidee spontanee.
Sull’Isola di Sant’Andrea nidifica la rara specie del Gabbiano corso.
L’ Isola Sant’Andrea, è una delle poche isole del Salento e si trova a meno di 2 chilometri dalla costa. La sua superficie, estesa circa 50mila metri quadri, è per lo più di roccia bassa e arida, con poca vegetazione. Sulla parte a sud dell’isola è stato costruito, nel 1866, un Faro alto 45 metri ora ristrutturato

PARCO NATURALE REGIONALE PORTO SELVAGGIO E PALUDE DEL CAPITANO

Il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano è un’area naturale protetta della Puglia sito in provincia di Lecce istituito nel 2006.
Nel 2007 è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”.
Il parco ricade interamente nel territorio del comune di Nardò. Comprende la zona del parco naturale regionale attrezzato di Porto Selvaggio – Torre Uluzzo e la palude del Capitano.
La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Lungo il litorale sono dislocate la Torre dell’Alto, la Torre Uluzzo e la Torre Inserraglio. Nel territorio del parco si trova anche la grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea, parte di un sistema più ampio di caverne naturali ubicate nella baia di Uluzzo.

RISERVA NATURALE REGIONALE ORIENTATA PALUDE DEL CONTE E DUNA COSTIERA DI PORTO CESAREO

La Riserva naturale regionale orientata Palude del Conte e Duna Costiera – Porto Cesareo è un’area naturale protetta situata nel comune di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, nel Salento. La riserva occupa una superficie è di 898 ettari, è in continuità ambientale con l’attigua area protetta “riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino Orientale” e con l’area marina protetta di Porto Cesareo. La riserva orientata regionale comprende due siti di interesse comunitario: “Palude del Conte – Dune di Punta Prosciutto e Porto Cesareo.
Nel perimetro della riserva, rientra uno dei tratti di costa più belli della zona, quello di Punta Prosciutto e di Lido degli Angeli, caratterizzati da alte e lussureggianti dune secolari ricoperte di macchia mediterranea. Alle spalle delle dune, si trova una zona umida ai piedi dell’altura detta Serra degli Angeli, formata da vasti canneti, chiari d’acqua, canali e bacini. Una di questi alimenta il canale di Serra degli Angeli e si crea una complessa rete idrica con i due bacini e attraversa l’area del Bosco dell’Arneo.

PARCO AGRICOLO MULTIFUNZIONALE DEI PADULI

Il “Parco agricolo multifunzionale dei Paduli” nasce come volontà di partecipazione pubblica e da un’esigenza di creare un luogo di interconnessione ambientale-paesaggistica con un territorio dominato prevalentemente da ulivi e terreni agricoli. Ricopre un’area occupata fino al 1800 da una fitta foresta di querce delle quali, oggi, solo pochi esemplari, sfuggiti alla distruzione, si ergono in prossimità della fitta trama viaria a testimonianza di quello che per molto tempo fu l’antico bosco di Belvedere. Il Parco dei Paduli con la sua superficie di circa 5.500 ettari è un parco che occupa la posizione centrale, proprio nel cuore del salento. L’idea e i presupposti di connessione e interconnessione territoriale che quest’area si prefigge sono molto ambiziosi. Dal punto di vista naturalistico è un potente fulcro di connessioni e corridoi tra due aree naturali protette ai margini della nostra penisola.

RISERVA NATURALE LE CESINE

La Riserva Naturale e Oasi WWF de Le Cesine, si estende per 348 ettari e rappresenta l’ultimo tratto di paludi costiere che un tempo caratterizzavano la costa salentina. L’area si compone di diversi habitat che la rendono un notevole scrigno di biodiversità: stagni temporanei, boschi a pino d’Aleppo, boschi di leccio, gariga e paludi costiere. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Vernole (LE) ed è anche una Zona di Protezione Speciale.
L’Oasi, di circa 350 ettari, è un ambiente umido tra i più conservati e importanti dell’Italia meridionale, ultimo superstite della vasta zona paludosa e boscosa che si estendeva da Brindisi ad Otranto. L’Oasi WWF Le Cesine si trova lungo una delle principali rotte migratorie e ospita numerosissimi uccelli acquatici. Centottanta specie di uccelli popolano i diversi habitat dell’area nel corso delle stagioni. Sono state censite ben 32 Specie di orchidee spontanee alcune delle quali nella Lista Rossa.

PARCO NATURALE REGIONALE COSTA OTRANTO-LEUCA E BOSCO DI TRICASE

Il Parco Naturale Regionale “Costa Otranto- Leuca e bosco di Tricase”, con oltre 50 chilometri di costa e 3.200 ettari di territorio, è il più grande parco regionale della provincia di Lecce.
Una strada con una miriade di curve e tornanti è la spina dorsale storica di un paesaggio mozzafiato. Dagli ulivi terrazzati alle pareti a strapiombo sul mare, anche i suoi angoli più segreti sono luoghi da non perdere. Sulla costa orientale del Salento, il lungo litorale roccioso che si estende da Otranto a Santa Maria di Leuca offre ai visitatori l’impressione di un’entità distinta dal punto di vista paesaggistico, a tratti selvaggio e aspro, spesso frammentato e sconnesso, ma certamente uno dei più belli e interessanti della Puglia.
Un lungo lembo di terra racchiuso tra due storici baluardi costieri: la Torre del Serpe, antico faro romano teatro delle leggendarie vicende, segna l’ingresso al Parco, nel punto più orientale d’Italia, il faro della Palascìa, e ci accompagna in un emozionante percorso tra calette mozzafiato, prati, pinete, uliveti, boschetti e profondi burroni fino al possente faro di Leuca, per finire in quel Finibus terrae dove anche l’Italia finisce e guarda lontano verso un altro continente.

PARCO NATURALE REGIONALE LITORALE DI UGENTO

Dall’altro lato della penisola il Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” un territorio che si estende per 1.600 ettari delimitato dalle cittadine di Torre San Giovanni e Lido Marini e caratterizzato da una elevata varietà di ambienti naturali. Tutela, per una profondità dalla costa di circa tre chilometri e per una lunghezza di otto, una sequenza costiera pregevolissima, costituita da un sistema dunale e retrodunale, da una serie di bacini a marea e canali di collegamento, da una scogliera fossile con gravine e da un’ampia area di macchia mediterranea. Procedendo dal mare verso l’interno, si incontrano dapprima la fascia dei litorali sabbiosi con dune alte anche alcuni metri, gli ambienti retrodunali, quelli palustri e alluvionali; seguono poi i depositi marini terrazzati e le “Serre di Ugento”, formazioni collinari di roccia calcarea, incise di tanto in tanto dalle “gravinelle”, canaloni carsici tra loro paralleli e perpendicolari alla linea di costa.

PARCO NATURALE REGIONALE ISOLA DI SANT’ANDREA E LITORALE DI PUNTA PIZZO

Il Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo è un’area naturale protetta del litorale ionico salentino sita nel comune di Gallipoli (Lecce). Il parco è stato istituito con la legge nel 2006 e comprende l’Isola di Sant’Andrea e il tratto di litoranea sud di Gallipoli fra le località “Li Foggi”, “Punta della Suina” e “Torre del Pizzo”.
Il tratto costiero di “Punta della Suina”, immerso in un mare cristallino e in una vasta pineta, è uno dei principali polmoni verdi del Salento. Punta della Suina è una esclusiva località turistica sul mare del golfo di Gallipoli posto su un lieve promontorio roccioso che degrada verso il mare.
Particolarmente varia la flora e la fauna del luogo. Si segnalano tra gli arbusti di macchia mediterranea il mirto, l’alaterno, la fillirea, la ginestra spinosa, il lentisco, mentre tra la vegetazione erbacea ricca è la presenza delle orchidee spontanee.
Sull’Isola di Sant’Andrea nidifica la rara specie del Gabbiano corso.
L’ Isola Sant’Andrea, è una delle poche isole del Salento e si trova a meno di 2 chilometri dalla costa. La sua superficie, estesa circa 50mila metri quadri, è per lo più di roccia bassa e arida, con poca vegetazione. Sulla parte a sud dell’isola è stato costruito, nel 1866, un Faro alto 45 metri ora ristrutturato

PARCO NATURALE REGIONALE PORTO SELVAGGIO E PALUDE DEL CAPITANO

Il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano è un’area naturale protetta della Puglia sito in provincia di Lecce istituito nel 2006.
Nel 2007 è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”.
Il parco ricade interamente nel territorio del comune di Nardò. Comprende la zona del parco naturale regionale attrezzato di Porto Selvaggio – Torre Uluzzo e la palude del Capitano.
La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Lungo il litorale sono dislocate la Torre dell’Alto, la Torre Uluzzo e la Torre Inserraglio. Nel territorio del parco si trova anche la grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea, parte di un sistema più ampio di caverne naturali ubicate nella baia di Uluzzo.

RISERVA NATURALE REGIONALE ORIENTATA PALUDE DEL CONTE E DUNA COSTIERA DI PORTO CESAREO

La Riserva naturale regionale orientata Palude del Conte e Duna Costiera – Porto Cesareo è un’area naturale protetta situata nel comune di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, nel Salento. La riserva occupa una superficie è di 898 ettari, è in continuità ambientale con l’attigua area protetta “riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino Orientale” e con l’area marina protetta di Porto Cesareo. La riserva orientata regionale comprende due siti di interesse comunitario: “Palude del Conte – Dune di Punta Prosciutto e Porto Cesareo.
Nel perimetro della riserva, rientra uno dei tratti di costa più belli della zona, quello di Punta Prosciutto e di Lido degli Angeli, caratterizzati da alte e lussureggianti dune secolari ricoperte di macchia mediterranea. Alle spalle delle dune, si trova una zona umida ai piedi dell’altura detta Serra degli Angeli, formata da vasti canneti, chiari d’acqua, canali e bacini. Una di questi alimenta il canale di Serra degli Angeli e si crea una complessa rete idrica con i due bacini e attraversa l’area del Bosco dell’Arneo.

PARCO AGRICOLO MULTIFUNZIONALE DEI PADULI

Il “Parco agricolo multifunzionale dei Paduli” nasce come volontà di partecipazione pubblica e da un’esigenza di creare un luogo di interconnessione ambientale-paesaggistica con un territorio dominato prevalentemente da ulivi e terreni agricoli. Ricopre un’area occupata fino al 1800 da una fitta foresta di querce delle quali, oggi, solo pochi esemplari, sfuggiti alla distruzione, si ergono in prossimità della fitta trama viaria a testimonianza di quello che per molto tempo fu l’antico bosco di Belvedere. Il Parco dei Paduli con la sua superficie di circa 5.500 ettari è un parco che occupa la posizione centrale, proprio nel cuore del salento. L’idea e i presupposti di connessione e interconnessione territoriale che quest’area si prefigge sono molto ambiziosi. Dal punto di vista naturalistico è un potente fulcro di connessioni e corridoi tra due aree naturali protette ai margini della nostra penisola.